Parigi, 6 febbraio 1793
Muore il commediografo veneziano Carlo Goldoni. Dopo una vita di estenuanti battaglie combattute e vinte per una sana riforma del teatro, si spegne a Parigi, in miseria, lontano dalla città adorata:
Da Venezia lontan do mile mia
no passa dì che no me vegna in mente
el dolçe nome de la patria mia
el lenguazo e i costumi de la zente.
Sior Todero brontolon e gli altri figli di papà Goldoni
Ma non è solo! Accanto a lui i suoi figli migliori: la saggia Mirandolina, l’astuto Pantaleone, Don Marzio il maldicente, sior Todero brontolon, i Rusteghi ostinati, il Burbero benefico, le deliziose comari “ciozote”, le servette amorose e “ciacolone” dei campielli veneziani: non fantasmi dell’arte, ma creature vive, palpitanti, che il genio di “papà Goldoni” ha reso immortali.
Marangoni G., op. cit. pag. 34
L’immagine del monumento di Goldoni in Campo San Bortolomio è tratta da wikipedia