“Infografica dell’impero napoleonico” è un volume di Vincent Haegele, Frederic Bey e Nicolas Guillerat uscito in Francia nel 2023 e prontamente tradotto in Italia nel 2024 ad opera di Denis Pitter, edito da “L’ippocampo” di Milano.
Esperto di guerre napoleoniche
Nella quarta di copertina si legge che Frederic Bey è esperto delle guerre napoleoniche, autore di tre monografie sulle battaglie di Austerlitz, Jena e Friedland; Vincent Haegele è conservatore delle biblioteche di Versailles, storico e archivista paleografo mentre Nicolas Guillerat è un data designer esperto di infografica.
Nell’introduzione leggo che:
“Un’infografica è, per definizione, la più minuziosa (e ingrata) opera di sintesi, ma anche la più entusiasmante. Consiste nel trasformare una materia composita – a volte ingrata, a volte vivente – in una sintesi che incorpori sia gli aspetti e i dettagli più marginali (e spesso trascurati), sia i punti chiave, fino a creare una panoramica completa delle conoscenze acquisite su un determinato argomento”.
Misteri dell’editoria italiana
Fatto sta che questo volume è stato sollecitamente tradotto in italiano, mentre per esempio il volume dell’autorevole storico francese Roger Caratini “Napoléon une imposture” stampato una prima volta nel 1998 non abbiamo ancora avuto la fortuna di vederlo tradotto. Misteri dell’editoria italiana …
L’opera si divide in quattro parti: il potere, l’impero e le istituzioni; la Grande Armée e la Marina imperiale; la guerra e le coalizioni; la caduta; 160 pagine di notevole formato (cm 24 x 30).
E le rivolte nella Repubblica Veneta?
Il volume è indubbiamente interessante, in particolare a pagina 143 trovo un’intera pagina dedicata alle “Principali rivolte antifrancesi” dove trovo citata la Rivolta della Vandea con 170.000 vandeani morti (80 % civili) e 30.000 soldati repubblicani, la rivolta dell’intero Portogallo con 175.000 morti fra militari e civili dal 1807 al 1813, la rivolta di tutta la Spagna con 650.000 morti fra militari e civili spagnoli e 200.000 soldati francesi morti, mentre non trovo nulla riguardo le rivolte nella Repubblica Veneta nel 1797 … dalle nostre parti ci sono centinaia e centinaia di morti, Napoleone aggredisce, occupa e sancisce la fine di una stato, la Serenissima, libero e indipendente da 1.100 anni ma per gli ineffabili storici francesi non è successo nulla.
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Vengono citate le rivolte in Piemonte e in Liguria (da 100 a 200 morti), ma della resistenza nella Serenissima nel nome di San Marco, nulla. E si che dall’Adda, a Verona, dall’Istria alla Dalmazia a Corfù di sollevazioni e rivolte ce ne sono state molteplici. Forse per gli storici francesi, come d’altra parte per diversi loro colleghi sia italiani che veneti, i popoli della Serenissima erano tutti impegnati a cantare e ballare attorno al cosiddetto albero della libertà … Vorrà dire che manderò loro il mio libro ..

Dati non disponibili…
Complessivamente la tabella elenca 20 rivolte; oltre a quelle che ho citato troviamo Saint Domingue, Guadalupa, Svizzera, Austria, Parma e Piacenza, Napoli, Roma, Prussia, Tirolo (Andreas Hofer), Prussia, Olanda, Martinica, Isola Borbone (La Riunione), Berg, Illiria.
Vengono citate anche le insorgenze antinapoleoniche in Italia, accompagnate dalla descrizione “Dati non disponibili”.
Le rivolte dimenticate
Allora, riepilogando, questi si dimenticano dei crimini, delle nefandezze che la soldataglia napoleonica ha provocato nel 1797 nell’intero territorio della Serenissima, e quando citano le insorgenze “italiane”, non posso non ricordare quelle venete del 1809, non hanno dati; bastava sfogliare il volume “Rivolte dimenticate: le insorgenze degli italiani dalle origini al 1815” dell’autorevole Massimo Viglione per trovarli, i dati “Una stima assolutamente prudenziale fa ascendere ad almeno 280.000 gli insorgenti e a 70.000 i loro caduti”.
Evidentemente in Francia hanno la coscienza talmente sporca nei confronti di Venezia e della Serenissima che preferiscono far finta di nulla … ma noi veneti abbiamo la memoria come quella degli elefanti …
Ettore Beggiato
