Antichi storici pongono sotto questa data la rinuncia al dogado e la fuga nottetempo da Venezia, di Pietro Orseolo I per ritirarsi all’Abbazia di S. Michele di Cuxa (Occitania), dove trascorre santamente gli ultimi anni di vita.
Eletto doge contro la sua volontà, s’era già prodigato in opere di pietà e di devozione fondando ospedali per malati poveri, ordinando a Costantinopoli la famosa “Pala d’oro” della Basilica di San Marco e dando inizio, a sue spese, alla ricostruzione della Basilica stessa e del palazzo Ducale andati quasi distrutti in un incendio.
Nel 1731 sarà proclamato santo.
Marangoni G., op. cit., pag. 181
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