I rappresentanti di sette nazioni europee – Scozia, Galles, Catalogna, Paesi Baschi, Fiandre, SudTirolo e Veneto – hanno firmato a Cardiff una storica dichiarazione per l’autodeterminazione e la collaborazione tra movimenti indipendentisti.

La firma è avvenuta durante la conferenza della Commissione Internazionale per i Cittadini Europei (ICEC), a cui hanno partecipato anche delegazioni dalla Bretagna e dalla Sicilia.
La Dichiarazione di Cardiff
Il documento, chiamato “Dichiarazione di Cardiff”, sancisce un impegno comune a favore di:
- un’indipendenza pacifica e democratica,
- una maggiore partecipazione dei cittadini, una cooperazione rafforzata tra le nazioni.

I firmatari, fra i quali spicca il nome del veneto Gianluca Valente, ribadiscono che il futuro dell’Europa dovrebbe basarsi sulla democrazia, l’uguaglianza e il diritto dei popoli a decidere il proprio destino.
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Pur riconoscendo la diversità dei percorsi di ciascun territorio, i movimenti affermano di avere una visione condivisa e unita.
La solidarietà
Tra gli impegni concreti:
- lavorare insieme in modo stretto e solidale,
- condividere conoscenze e strategie di campagna,
- sostenersi a vicenda di fronte alle difficoltà,
- e puntare sulla partecipazione dal basso per rendere i movimenti inclusivi e rappresentativi.
Diritto all’autodeterminazione
Secondo i rappresentanti presenti, la dichiarazione rappresenta un passo importante e concreto verso l’indipendenza di ciascuna nazione, ma anche verso una rete europea più coesa e orientata al futuro.

L’ICEC è oggi uno dei principali organismi europei a supportare il diritto all’autodeterminazione e promuove la collaborazione tra i popoli che aspirano a essere pienamente sovrani.
Un patto tra Nazioni senza Stato
Noi, nazioni e regioni firmatarie della Commissione Internazionale per i Cittadini Europei (ICEC), riunite a Cardiff il 5 luglio 2025, ci uniamo come un collettivo di nazioni senza Stato, pienamente impegnate a realizzare transizioni democratiche verso la piena indipendenza per i nostri rispettivi Paesi.
Crediamo che l’Europa del futuro debba essere costruita sulle fondamenta della democrazia, dell’uguaglianza e della volontà sovrana di tutti i suoi popoli. Di fronte al persistente deficit democratico e alle forze accentratrici, riaffermiamo che la nostra visione condivisa è quella dell’autodeterminazione, di una maggiore partecipazione dei cittadini e del diritto di tutte le nazioni a plasmare il proprio futuro.
Riconosciamo che i nostri percorsi verso l’indipendenza sono diversi, ma il nostro impegno è unitario: garantire la libertà nazionale attraverso processi pacifici, democratici e inclusivi che coinvolgano e rafforzino tutti i membri delle nostre società, senza eccezioni.
Le campagne per l’indipendenza
Ci impegniamo pertanto a:
- Lavorare il più strettamente possibile insieme, come nazioni e movimenti, per costruire legami forti e duraturi tra di noi. 2. Condividere conoscenze, esperienze, buone pratiche e strategie di campagna efficaci per rafforzare e accelerare il successo delle nostre rispettive campagne. 3. Sostenerci a vicenda di fronte alle sfide, promuovendo la solidarietà e uno spirito di reciproco progresso.
- Impegnarci per la partecipazione di massa e il coinvolgimento dal basso come forza trainante dei nostri movimenti, garantendo che le nostre campagne per l’indipendenza siano aperte, accessibili e rappresentative di tutto il nostro popolo.
L’autentica democrazia
Crediamo collettivamente – è scritto nella Dichiarazione di Cardiff – che la nostra visione condivisa, di nazioni democratiche, autogovernate e cooperative, offra all’Europa la migliore opportunità per un futuro di pace, giustizia e autentica democrazia.
Oggi, a Cardiff, non ci presentiamo come movimenti isolati, ma come parte di una rete crescente e lungimirante di nazioni determinate a plasmare il nostro destino, insieme.









