Voli aerostatici nel cielo Veneto appaiono nella primavera del 1784, durante il periodo Pasquale, la Serenissima Repubblica ancora salda nei suoi domini assistette a un evento straordinario: l’apparizione dei primi palloni aerostatici.
In un momento in cui la scienza e l’ingegno umano sembravano voler oltrepassare ogni confine, anche i centri della Repubblica, da Rovigo ad Adria, fino alla laguna veneziana, furono coinvolti nel fascino del volo, seguendo l’esempio dell’impresa dei fratelli Montgolfier in Francia, che il 5 giugno 1783 avevano realizzato la loro ascensione più celebre.
Adria: un globo nel giorno di Pasquetta – 13 aprile 1784
Durante il Lunedì dell’Angelo, un cittadino di Adria scrisse di aver visto un “globo aereostatico” passare nel cielo da occidente verso oriente. L’osservazione fu fatta dal ponte di pietra della Tomba ed è riportata negli Annali Adriesi di Giuseppe Pastega. L’evento — silenzioso, quasi apparizione pasquale — fece immaginare ai presenti un futuro nuovo, sospeso tra fede, meraviglia e scienza.
Rovigo sperimenta il volo – 10 aprile 1784
Tre giorni prima, a Rovigo, veniva lanciato un pallone aerostatico realizzato da Giuseppe Gozzi con carta da scrivere e colla “garavella”, grazie all’iniziativa di Marin Baroni e Carlo Perini. Il Diario Polesano di Giovanni Masatto ne dà notizia con dettagli tecnici, mostrando come anche una città di terraferma della Repubblica partecipasse attivamente al fervore scientifico che stava pervadendo l’Europa.
Venezia al passo con le capitali europee – 15 aprile 1784
Il 15 aprile, fu la volta della capitale. Venezia vide l’ascesa di una mongolfiera dal bacino di San Marco, fatta innalzare dai fratelli Zanchi su iniziativa del patrizio Francesco Pesaro (1740–1799), figura di spicco della Repubblica e Riformatore dello Studio di Padova. Come conferma anche la Gazzetta urbana veneta (30 giugno 1787), l’entusiasmo popolare fu straordinario. Lo spettacolo dell’aria, lo “spettacolo del secolo”, segnava ormai una nuova epoca, come scriveva il cronista:
“La smania di volare… non è ancora cessata.”
Contesto europeo e veneto
L’interesse per il volo non fu isolato. Già il 25 febbraio 1784, Paolo Andreani fece innalzare un pallone a Milano, mentre il poeta Vincenzo Monti celebrava l’impresa dei Montgolfier in un’ode pubblicata sul Giornale delle Belle Arti il 6 marzo. È chiaro, dunque, come gli eventi del Veneto non furono episodi marginali, ma parte di un più ampio movimento culturale e scientifico europeo, ben recepito anche nel cuore della Repubblica.
Pasqua 1784: la Serenissima guarda al cielo
La Pasqua del 1784, nella Repubblica di Venezia, non fu solo tempo di devozione e celebrazione religiosa. Fu anche il tempo in cui la scienza conquistò lo sguardo della gente, elevandosi nel vero senso della parola. In quei giorni, il cielo divenne simbolo di un nuovo orizzonte, e il volo — da sogno mitico — divenne realtà. E il Polesine, spesso dimenticato, fu tra i primi testimoni di questa rivoluzione silenziosa.
Marco Fornaro








