Per comprendere la storia di Correzzola bisogna partire dal monastero di Santa Giustina di Padova, che dal XII secolo guidò la grande bonifica del territorio. I monaci trasformarono paludi e terre sommerse in campagne fertili, dando sicurezza e prosperità alla popolazione.
Il monaco Girolamo da Potenza, nella sua Cronica Giustiniana (1598–1604), raccontò la storia avvincente della Corte Benedettina di Correzzola, sottolineando l’opera secolare di canalizzazione, mulini e chiuse. Un lavoro costante che non solo salvaguardò il territorio ma diede dignità al lavoro dei contadini, trasformandoli da servi a collaboratori.

Con la caduta di Venezia e le confische napoleoniche del 1806, anche la Corte Benedettina di Correzzola passò di mano: nel 1807 Napoleone consegnò tutto a Francesco Melzi d’Eril, duca di Lodi. La famiglia ne mantenne la proprietà fino al 1919, continuando l’opera idraulica con moderne idrovore.
I Leoni Marciani affrescati in Villa Melzi
All’interno di Villa Melzi a Correzzola, oggi sede comunale, si conservano due splendidi Leoni Marciani affrescati, databili tra il XVI e il XVII secolo, in ottime condizioni. Con ogni probabilità furono realizzati quando la villa era residenza dell’abate priore, a testimonianza della centralità del potere monastico e della fedeltà alla Serenissima.

Con l’avanzare delle truppe napoleoniche, quei Leoni Marciani non furono distrutti, bensì – molto probabilmente – coperti con intonaco dagli abitanti o dai religiosi, prima ancora dell’arrivo dei francesi. Un gesto silenzioso ma eloquente, segno della fedeltà alla “Buona Venezia”, per proteggere i simboli della propria identità piuttosto che vederli cancellati.
Liberati successivamente, i due Leoni tornano oggi a mostrarsi in tutta la loro forza: un simbolo di resistenza e memoria, capace di raccontare ancora oggi la storia della Serenissima a Correzzola.
Tutela dei Leoni Marciani: la nuova legge regionale
In questi giorni il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato la cosiddetta Legge Sandonà, che prevede la tutela, il restauro e la ricollocazione dei Leoni di San Marco nei territori veneti.
La norma destina contributi a Comuni, Province, alla Città Metropolitana di Venezia e ad altri enti pubblici e privati che custodiscono i leoni marciani, sostenendo così la loro conservazione e valorizzazione.

Un passo importante che permette di proteggere simboli identitari come i leoni marciani affrescati di Villa Melzi a Correzzola, riconoscendoli come parte viva della storia e della cultura veneta.
Visitare Correzzola tra Corte e Villa Melzi

Visitare Correzzola significa immergersi in una storia secolare, fatta di corti benedettine, mulini, barchesse e ville rurali.
E soprattutto, entrando oggi in Villa Melzi, si possono ammirare da vicino i Leoni di San Marco affrescati, simboli eterni di una Venezia che non muore mai.
Un’occasione unica per riscoprire un patrimonio che appartiene a tutta la comunità veneta.
🙏 Un sentito ringraziamento alla consigliera comunale Verusca Perosin per la disponibilità dimostratami nel poter immortalare i Leoni di San Marco che ci permettono di valorizzare al meglio questa testimonianza storica.
Marco Fornaro
📖 Fonti:
-
A. Rizzi, I leoni di San Marco
-
Ville venete. Insediamenti nella provincia di Padova
- Sito web di Padovasorprende.it








