28 Settembre 2025
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“La caduta della Serenissima. I temporeggiatori della Repubblica” di Angelo Baldan

La caduta della Serenissima. I temporeggiatori della Repubblica“, è un volume di Angelo Baldan, edito da Cleup (Cooperativa Libraria Editrice Università di Padova) nella collana Scienze Storiche. L’autore, laureato in Giurisprudenza ed in Storia, è stato funzionario della Regione del Veneto, e si dedica allo studio della Storia della Repubblica di Venezia, con particolare riguardo agli aspetti giuridici ed istituzionali.

I temporeggiatori e la neutralità

Il libro mette in risalto quella che l’autore ritiene essere stata la causa principale della caduta, ovvero l’incertezza dei suoi governanti, non a caso definiti “I temporeggiatori della Repubblica”, in quanto, nonostante avessero proclamato la neutralità di Venezia nella guerra tra Bonaparte e l’Impero d’Austria, non ebbero la forza e la volontà di difenderla dai soprusi dell’esercito napoleonico, timorosi di perdere le loro numerose e vaste proprietà sparse per il Veneto.

L’indifferenza e la rivoluzione

La caduta della Serenissima. I temporeggiatori della Repubblica” racconta dell’indifferenza con cui Venezia accoglieva le notizie che giungevano dai suoi ambasciatori dislocati nelle varie corti europee, che davano per imminente una rivoluzione in Francia, e rifiutava qualsiasi proposta di alleanza in nome di una proclamata neutralità.

Lodovico_Manin, ultimo Doge della Serenissima Repubblica

E, di fronte all’occupazione dei suoi territori da parte delle truppe francesi comandate dal generale Bonaparte ed alle vessazioni subite dalle popolazioni attraversate, reagiva in termini meramente diplomatici, senza preoccuparsi di rinforzare e di attuare adeguati piani di difesa.

Le insorgenze

Il volume descrive le contrapposte reazioni della Terraferma di fronte all’ingresso delle truppe francesi, ovvero, da un lato, la creazione delle prime municipalità democratiche ispirate alla rivoluzione francese, e, dall’altro, le così dette “insorgenze”, vere e proprie insurrezioni armate delle popolazioni delle valli contro le truppe francesi.

La lapide che a Verona ricorda lo scoppio della rivolta delle “Pasque Veronesi”

 

Accenna alle “Pasque veronesi”, reazione violenta della popolazione di Verona duramente repressa dalle truppe francesi, ed ai “preliminari di Leoben” del 18 aprile 1797 mediante i quali Bonaparte, all’insaputa di Venezia, fece mercato con gli austriaci dei territori veneziani, anticipando quello che sarebbe avvenuto con il trattato di Campoformido del 17 ottobre 1797.

Disordini e repressione

Il libro di Baldan descrive, infine, quanto accadde in quel fatidico 12 maggio 1797 quando il Maggior Consiglio decise l’autoscioglimento della Repubblica, provocando violenti disordini nella città di Venezia e nelle località del suo estuario, seguiti dai provvedimenti repressivi della Municipalità provvisoria.

Marco Dal Bon

 

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