Bombardamento americano su Treviso: 1600 morti, 123 bambini, una città rasa al suolo.
2.000 bombe sulla città
Era il 7 aprile 1944, Venerdì Santo. Durò appena cinque minuti, dalle 13.24 alle 13.29. In quei pochi minuti, 159 bombardieri americani B-17, le terribili Fortezze Volanti, sganciarono sulla città 2.000 bombe.
Testimoni ricordano di aver sentito tremare la terra, come fosse un terremoto, benché si trovassero a una ventina di chilometri da Treviso.
Distrutta una città gioiello
Treviso faceva parte della Repubblica Sociale Italiana, ma nulla può giustificare lo sterminio dei civili e il danno immenso, irreparabile, a una città gioiello, che grazie alla Serenissima era sopravvissuta intatta dal Medioevo.
I comandi alleati giustificarono l’azione come tesa a distruggere la stazione di Treviso per impedire i rifornimenti delle linee tedesche. Ma la quantità di bombe impiegata, e l’area molto lontana dalla stazione dove caddero, rende difficile credere a una semplice “imprecisione” nel bombardamento.
Le macerie fumarono per settimane
Tanto che si svilupparono subito teorie fantasiose, come la sospettata presenza di Mussolini o di Kesselring in Treviso, tutte rivelatesi infondate, per spiegare l’accanimento alleato.
Il 70 per cento della superficie della città fu distrutto. Le macerie di Treviso fumarono per settimane.