27 Luglio 2024
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30 gennaio 1972 in Irlanda del Nord le truppe inglesi massacrano 14 indipendentisti

DERRY domenica 30 gennaio 1972

Le truppe d’occupazione inglesi ammazzano 14 patrioti irlandesi durante quella che doveva essere una manifestazione pacifica e non violenta, organizzata dalla  NICRA (NorthernIrelandCivilRightsAssociation): fu il “Bloody Sunday”, la domenica insanguinata.

Ecco i nomi dei civili assassinati e la loro età :

Jack Duddy, 17 anni

Michael Kelly, 17 anni

James Wray, 22 anni

Gerald McKinney, 35 anni

Gerald Donaghy, 17 anni

William McKinney, 26 anni

John Young, 17 anni

Michael McDaid, 20 anni

William Nash, 19 anni

Patrick Doherty, 31 anni

Bernard McGuigan, 41 anni

Kevin McElhinney, 17 anni

Hugh Gilmour, 17 anni

Kevin McElhinney, 17 anni

Gli irlandesi accorrono in massa a far parte dell’IRA

L’eccidio provocò sdegno e risentimento in tutta Europa; i governi democratici, però, si guardarono bene di andare oltre; il “democratico” governo inglese promosse un’inchiesta “farsa” nella quale le truppe d’occupazione inglese furono assolte, mentre dopo oltre 25 anni, un’altra commissione verificò come ci siano stati abusi da parte dei militari, stigmatizzando i crimini commessi dai soldati del I° battaglione del reggimento paracadutisti di sua maestà.

Ben altra fu la reazione dei patrioti irlandesi che accorsero ad aderire all’IRA (Irish Republican Army) tanto che lo stesso esercito irlandese di liberazione si trovò in difficoltà nel vagliare tutte le richieste di adesione.

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La lotta di liberazione delle sei contee irlandesi chiamate dagli unionisti Ulster si concluse, almeno in parte, nell’ottobre del 2001 quando l’IRA ha accettato un piano di disarmo.

Con la Brexit anche a Belfast c’è voglia di indipendenza

La questione delle sei contee irlandesi si sta, però, riproponendo in questi ultimi mesi dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea: anche a Belfast come in Scozia sta aumentando sensibilmente il numero di coloro che chiedono un referendum per rendersi indipendenti da Londra e continuare a far parte dell’Europa.

Diversi artisti denunciarono i crimini degli inglesi, a partire da Paul McCartney con la sua “Give Ireland to the Irish” e soprattutto dal gruppo irlandese U2 con la famosissima “SundayBloodySunday” , colonna sonora alla drammatica ricostruzione dei fatti:

E quando l’avrete visto, ditemi se si può dimenticare una simile infamia!

Ettore Beggiato

Il manifesto nel titolo mi è stato donato da un gruppo di patrioti irlandesi a Enniskillen negli anni ottanta; più tardi mi fu firmato da Bernardette Devlin “pasionaria” dei patrioti irlandesi, eletta più volte nel Parlamento di Londra.

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