Il 6 aprile 1797, in un momento cruciale per la Repubblica di Venezia ormai prossima al tramonto, una delegazione di nobili adriesi si recò solennemente a Palazzo Ducale. Guidati dal nobile Lucantonio Grotto e dal Governator Deputato Francesco Girolamo Bocchi, i rappresentanti della città di Adria presenziarono all’assemblea del Pien Collegio per rinnovare la fedeltà della loro comunità al Serenissimo Principe.
Durante la cerimonia, il Bocchi pronunciò un’orazione a nome della città, suggellando il legame tra Adria e Venezia con un gesto di profonda lealtà: il giuramento sull’Evangelo e la donazione spontanea di 1000 ducati raccolti dalla cittadinanza. Questo atto di devozione fu accolto dal Doge con parole di bontà e clemenza, riconoscendo l’amore e la fedeltà che Adria aveva sempre dimostrato verso la Repubblica.
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l gesto, riportato negli Annali Guarnieri-Bocchi da G. Pastega, rappresenta una delle ultime manifestazioni formali di fedeltà della città adriese alla Serenissima, a poche settimane dalla fine della sua secolare storia. Un episodio che testimonia il profondo legame culturale e politico tra Venezia e il suo entroterra.
Fonte: “Annali Guarnieri-Bocchi: un secolo di storia adriese” di G. Pastega








